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Il 25 settembre a Roma, in via Rimini 14 (a due passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano) dalle ore 15:00, nella sede dell’Istituto Luca Coscioni, al CoscioniLAB, si terrà l’evento dal titolo Suicidio assistito: dal caso “Pietro D’Amico” tra libertà, autodeterminazione e falso ideologico” in cui non avrà luogo un dibattito sulle stanze dei suicidi assistiti in Svizzera. Non ci saranno contrapposizioni ideologiche, speculazioni e strumentalizzazioni.
Casi come quelli del magistrato Pietro D’Amico e non solo richiedono attenzione, comprensione e soprattutto conoscenza dei fatti per le numerose problematiche che comportano. In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sull’aiuto al suicidio, sarà l’occasione per vincere e superare le inerzie colpevoli, le indifferenze complici anche della classe politica incapace di “governare” e regolamentare fenomeni spinosi.

Introduce:
Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente Istituto Luca Coscioni

Modera:
Valter Vecellio, giornalista

Intervengono:

– Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
– Alessandro Meluzzi, psichiatra.
– Gianluigi Nuzzi, giornalista, conduttore di Quarto Grado.
– Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2.

Partecipano:
Francesca D’Amico, figlia del magistrato Pietro D’Amico
Gennaro Falco, legale di Francesca D’Amico

L’evento sarà patrocinato dalla Commissione Terzo Settore-Sociale del Consiglio Nazionale del Notariato e in collaborazione con l’Associazione Libera Uscita.

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